Marsullo

In molti lo stavano aspettando, adesso finalmente è tornato. È uscito da pochi giorni “Provaci ancora, mister Cascione” il nuovo romanzo di Marco Marsullo, edito da Feltrinelli, dove il protagonista è un allenatore di calcio tanto sfrontato e genuino quanto amato dai lettori che si erano già divertiti a leggere delle sue imprese nel primo romanzo di Marsullo (“Atletico Minaccia Football Club“) pubblicato più di dieci anni fa.

Più che un’esigenza fisica è stata un’esigenza mentale – ha spiegato l’autore alla nostra redazione – Avevo bisogno di tornare a divertirmi con la scrittura perché facendo questo lavoro da 15 anni ci sono momenti che la scrittura ti sta un po’ antipatica. Vanni Cascione era l’unico personaggio che valeva la pena riprendere. Mi sono sempre detto se un giorno scriverò un sequel sarà proprio per lui“.


In quanti ti hanno chiesto di scrivere il seguito del tuo primo fortunato romanzo?

In molti, è stato un tormento (ride ndr). Sono contento perché è veramente un personaggio amato, così sincero, sfrontato e genuino che racconta un po’ tutti, siamo tutti un po’ Vanni Cascione anche se non abbiamo niente a che fare con il calcio. È un un personaggio che ha tante sfaccettature umane“.


In questo nuovo romanzo c’è una grande novità per mister Cascione…

La novità è che Cascione diventa allenatore di una squadra di calcio femminile, che non è poco visto che lui è un grande uomo di campo che ha fatto tutte le serie inferiori, quelle dove si gioca il calcio vero, dove ti spacchi tibia e perone senza neanche accorgertene. Adesso ha trovato la Guardia Rovente, una squadra di calcio femminile che gioca in serie B. Ho voluto dare al protagonista una sfida nuova. Il calcio femminile mi incuriosiva tantissimo, l’ho approfondito, è un fenomeno in ascesa ed è stato un pretesto per parlare di calcio dal punto di vista delle donne e dell’universo femminile che ruota intorno a Vanni Cascione. Quella è la vera sfida, oltre a quella del campionato con la Guardia Rovente. Vanni Cascione riuscirà a capire le donne? Riuscirà a capire le diversità e a smettere di essere involontariamente un omofobo e un misogino? Queste sono le sfide che Cascione affronterà“.

Marsullo, le gesta di Cascione e la passione per il calcio


Tra un sorriso e l’altro, porti nuovamente all’attenzione del lettore argomenti importanti e sensibili. Pensi che ad oggi queste tematiche siano state recepite da chi legge e più in generale dagli italiani?

Siamo ancora molto indietro e la colpa paradossalmente non è solo di chi è rimasto indietro, di chi è ignorante o chi semplicemente pieno di rabbia e collera verso quello che non conosce, ma è anche della comunicazione, della narrativa e del cinema a favore. Si sta utilizzando una dialettica di ‘contro’. Prima era maschi contro femmine, ora è etero contro omosessuale. Non è questo il modo per fare entrare all’interno del nostro tessuto sociale la comprensione di una cosa che è perfettamente naturale. Io provo sempre a raccontare le cose in maniera molto reale, evitando etichette e fenomeni di moda. In questo libro ho voluto raccontare anche l’omosessualità nel calcio femminile che, a differenza di quello che succede nel calcio maschile, viene affrontata senza problemi“.


Qual è il tuo rapporto con il calcio?

Il mio rapporto con il calcio è totalitario. È stata la mia prima ossessione da bambino, il mio primo amore. Quando i miei primi compagni delle medie si fidanzavano a 12-13 anni, io sfogliavo il Guerin Sportivo. Prima delle donne, dei viaggi, della lettura, del cinema e delle altre passioni, è arrivato il calcio. Quello che più mi appassiona di questo sport è il racconto e la condivisione della passione con gli amici“. 

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