In occasione del No Tobacco Day, la giornata mondiale senza tabacco che verrà celebrata il prossimo 31 maggio, il CoEHAR ha organizzato a Catania un incontro dedicato alla riduzione del danno da fumo. Alla conferenza parteciperanno scienziati, medici, esperti di malattie fumo correlate, rappresentanti delle istituzioni e gli studenti di medicina dell’ateneo catanese. L’appuntamento è per mercoledì 31 maggio alle 8.30 presso l’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Università di Catania. Grazie alla partnership della LIAF, inoltre, i primi 50 iscritti alla conferenza avranno la possibilità di seguire gratuitamente uno dei corsi FAD sulla smoking cessation, valido 50 crediti ECM per operatori sanitari.
La scienza in aiuto di chi vuol smettere di fumare
Nel mondo ci sono 1 miliardo di fumatori e l’80% di loro vive in Paesi a basso e medio reddito dove le politiche di controllo del tabacco sono quasi inesistenti. Il fumo è ancora oggi una delle cause di morte più diffuse. Smettere di fumare è una priorità ma non tutti i fumatori riescono a prendere questa scelta in maniera definitiva. Ci sono pazienti affetti da particolari malattie che devono smettere di fumare necessariamente ma non riescono a farlo da soli. Per questi pazienti e per milioni di altri fumatori la ricerca negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. La storia sta cambiando grazie alla scienza.
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No Tobacco Day, l’impegno del CoEHAR e le parole di Li Volti e Polosa
Oggi il CoEHAR vanta più di 130 papers prodotti da più di 100 ricercatori impegnati in 15 paesi diversi nel mondo. Catania oggi è considerata la capitale mondiale della ricerca antifumo. L’obiettivo della conferenza, come spiega il direttore del CoEHAR, prof. Giovanni Li Volti: “È mettere al centro del dibattito scientifico e accademico tutte le ricerche pubblicate nel campo della riduzione del danno da fumo confrontando e condividendo standard e principi di ricerca”. Al termine dell’incontro, infatti, come annuncia il prof. Riccardo Polosa: “Costituiremo un documento unico che sarà inviato al ministero della Salute per la proposta di nuove politiche di sanità pubblica”.
Fonte: Ufficio Stampa CoEHAR